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MEDAGLIA D'ORO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
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Relatori

STEFANO ANDRES
Dopo essersi laureato in Giurisprudenza all’Università di Pisa con una tesi in Diritto comune su “La vendetta tra faida privata e istituzione pubblica negli ordinamenti statutari della Toscana bassomedievale (precedenti, documenti e fonti per una prima ricostruzione storica)” e aver conseguito il Dottorato di ricerca all’Università di Milano in Storia del diritto italiano, con particolare riferimento alla Storia del diritto medievale e al diritto comune con tesi su “Lo stupro non violento nella letteratura consiliare di diritto comune (fine sec. XV- inizio sec. XVII)”, è dal 1999 cultore della materia in Storia del diritto italiano, Diritto comune e Storia degli ordinamenti degli antichi Stati italiani alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pisa. Dal 2001 è iscritto all’albo degli avvocati del Foro di Lucca, dal 2011 a quello degli avvocati del Foro di Firenze e dal 2014 è iscritto all’albo Cassazionisti. Si occupa di mitologia, storia, letteratura e diritto con particolare riferimento alla sfera dell’immaginario. Ha collaborato con varie riviste italiane e straniere e trasmissioni televisive ed è stato relatore in vari convegni. Ha dedicato numerosi studi alle Amazzoni e alla loro presenza nella cultura occidentale. Tra gli ultimi: Pentesilea. Le vicende di un’Amazzone dall’antichità al Rinascimento, in “Settentrione”, XXVII (2015), pp. 3-31; Dioniso e le Amazzoni o dionisismo e amazonismo? Spunti per nuovi approfondimenti critici, in corso di pubblicazione su “Settentrione”, XXVIII (2016); Le Amazzoni nel medioevo occidentale, in corso di pubblicazione su “InStoria”, Rivista online di storia e informazione; Le Amazzoni nell’immaginario bizantino. Alcune note, in corso di pubblicazione su “Settentrione”, XXIX (2017).
EDOARDO ROBERTO BARBIERI
Professore Ordinario di Storia del libro e dell’editoria, Bibliologia, Storia e forme della comunicazione scritta e Biblioteconomia all’Università Cattolica di Brescia e Milano (vi dirige inoltre un Master in Professione Editoria e il Centro di Ricerca Europeo Libro Editoria Biblioteca), è coordinatore del Dottorato in Scienze bibliografiche, del testo e del documento dell’Università di Udine ed è stato vicepresidente della Società italiana di scienze bibliografiche e biblioteconomiche. Già membro del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, è oggi direttore de “La Bibliofilia” (Olschki, Firenze), fa parte del comitato scientifico delle riviste “Archivum mentis” (Olschki), ed “Ecdotica” (Clueb, Bologna), nonché della collana “Scrittori sardi” (Centro di studi filologici sardi); è corrispondente estero di “Histoire et civilisation du livre”; dirige le collane “Biblioteca di Bibliografia” (Olschki), “Humanae Litterae” (Cusl, Milano), “Minima Bibliographica” (CRELEB- Cusl, Milano) e “Anecdota Veneta” (Marcianum Press, Venezia), nonché il bollettino elettronico “Almanacco bibliografico” (CRELEB-Cusl, Milano). È membro dell’Accademia degli Agiati di Rovereto e dell’Accademia di San Carlo di Milano. Dal 2010 coordina, nell’ambito di una convenzione tra Università Cattolica e Custodia di Terra Santa, il progetto di ricerca “Libri ponti di pace”, che punta a rendere la Biblioteca francescana di Gerusalemme un luogo di ricerca e incontro tra le diverse culture. Ha all’attivo numerose pubblicazioni.
SAVERIO BELLOMO
È professore ordinario di Filologia della letteratura italiana all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha insegnato nelle Università di Trento e di Roma Tre. Si è occupato principalmente di Dante e in particolare dell’antica esegesi dantesca: ha curato l’edizione critica dei commenti alla Commedia di Jacopo, figlio del poeta (Padova, Antenore, 1989), di Guglielmo Maramauro, nobile napoletano amico di Petrarca e Boccaccio (Padova, Antenore, 1998), e di Filippo Villani, nipote del più famoso Giovanni (Firenze, Le Lettere, 1989). Ha dedicato un volume ai commentatori del poema attivi prima dell’avvento della stampa (Dizionario dei commentatori danteschi. Esegesi della “Commedia” da Iacopo Alighieri a Nidobeato, Firenze, Olschki, 2004) e alcuni studi a Petrarca e a Boccaccio. Ha allestito un manuale universitario di Filologia e critica dantesca per La Scuola Editrice di Brescia, ora uscito in seconda edizione aggiornata e sta preparando un commento scientifico alla Commedia del quale è uscito quello relativo all’Inferno presso l’editore Einaudi. È Accademico Ambrosiano e fa parte della direzione della rivista “L’Alighieri” e della collana “Scrittori Italiani Commentati” della casa editrice Antenore. Appartiene ai comitati scientifici del periodico “Filologia italiana” e dell’“Edizione nazionale dei Commenti danteschi”.
SANDRO BERTELLI
È docente di Paleografia latina e Codicologia all’Università di Ferrara. I suoi interessi abbracciano un arco cronologico che va dalla tarda antichità all’Umanesimo. Si è occupato di codici e di scritture antiche (dal V al IX secolo), analizzando la produzione manoscritta in scrittura onciale, in minuscola anglosassone e in scrittura beneventana; di codici e di scritture tardo-medievali (come dimostrano i volumi pubblicati presso la SISMEL sui manoscritti in volgare conservati sia alla Biblioteca Nazionale di Firenze, sia alla Biblioteca Medicea Laurenziana); di manoscritti e di scritture umanistiche, in particolare dei testimoni della tradizione recenziore della Commedia di Dante (con un volume monografico uscito a Firenze nel 2007), una ricerca che ha condotto l’autore ad approfondire l’argomento, dedicando un volume ai testimoni fiorentini della tradizione antiquiores del Poema (Olschki 2011); infine, si è occupato di censimento di manoscritti medievali per conto della Regione Toscana e del Ministero.
MARIA GRAZIA BIANCHI
Laureata all’Università Cattolica di Milano con una tesi in Filologia della letteratura italiana (relatore: prof. Giuseppe Frasso), si è abilitata nel 1984 all’insegnamento dell’Italiano e del Latino nei licei (Classe A051); nel 1992 ha conseguito il Dottorato di ricerca in Lettere (Letteratura umanistica – IV ciclo) all’Università Cattolica di Milano, con una tesi intitolata “Ricerche di Lodovico Castelvetro sulla prosa italiana antica: il ‘Novellino’ e la ‘Cronica’ di Giovanni Villani”. Dal 2009 è iscritta a un corso di Dottorato in corso all’Université de Lausanne, Faculté de Lettres, 3e cycle, italien (Direttore della tesi: prof. Alberto Roncaccia). Nel settembre 2016 ha discusso con successo la tesi intitolata “Il codice ambrosiano B 9 inf. e le lettere di Jacopo Corbinelli a Gian Vincenzo Pinelli. Interessi eruditi e storici tra Francia e Italia (1566-1578)”. Le esperienze professionali riguardano tanto l’ambito dell’insegnamento nei Licei e la formazione dei docenti di scuola superiore (dal 1998 al 2008 docente a contratto nel Laboratorio di modelli e materiali didattici per l’insegnamento della lingua e della letteratura italiana – Classi A051 e A052 alla SSIS dell’Università Cattolica di Milano), quanto la collaborazione con l’università nel campo della ricerca. Nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica di Milano è stata nominata Addetta alle esercitazioni di Filologia Dantesca alla Facoltà di Lettere dell’Università Cattolica di Milano (1987-1990), mentre dal 1993 è Cultore della materia di Filologia della Letteratura italiana. Nell’a.a. 2010-2011 è stata Docente a contratto di Filologia italiana alla Facoltà di Lettere dell’Università Cattolica di Brescia.
MARIA BIVIGLIA
Funzionario dell’Amministrazione archivistica italiana, è responsabile della Sezione di Archivio di Stato di Foligno. Membro dell’Associazione Nazionale degli Archivisti Italiani, sezione Umbria, e della Commissione Diocesana per la Cultura di Foligno, ha curato, spesso in collaborazione con la collega Federica Romani, diverse pubblicazioni di carattere archivistico e paleografico, tra cui: Historia in carta pecudina. Le pergamene della collegiata di S. Maria Maggiore di Spello (1187-1844), Perugia 1995; Gualdo Tadino: un archivio, una storia. Istituzioni e fonti dal secolo XV al secolo XIX, Perugia 1999; Lo statuto di Castelbuono del 1345, Spoleto 2004; Mastri e fabriche de Sancta Maria Maiore de Spello. Testimonianze artistiche nei registri di entrate e di uscite (1383-1600), Spello 2010. In collaborazione con Elena Laureti ha curato la pubblicazione Il vescovo e il notaio. Regesti e trascrizioni dai protocolli (1404-1410) di Francesco d’Antonio, notaio del vescovo Federico Frezzi da Foligno, Foligno 2011; Con Elena Laureti e Federica Romani ha curato tre pubblicazioni: Il vescovo e il notaio/2. Regesti e trascrizioni dai protocolli (1410-1413) di Francesco d’Antonio, notaio del vescovo Federico Frezzi da Foligno, Foligno 2013; Nella Foligno di Federico Frezzi. Nobili e cittadini, popolani e contadini, frati monache confrati e notai, Foligno 2016; Nella Foligno di Federico Frezzi. A conclusione di una ricerca (2009-2016), Foligno 2016.
ANNA CERBO
È docente di Letteratura italiana all’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Studiosa del Boccaccio latino, si è occupata anche di Dante e di Petrarca. Si è interessata della letteratura italiana fra Cinque e Seicento, soprattutto della poesia filosofica di Tommaso Campanella e di Giordano Bruno, e della cultura letteraria del primo Ottocento (Leopardi in particolare). Ha curato l’edizione critica della Furiosa di G.B. Della Porta e l’edizione di un trattatello di estetica di Iacopo di Gaeta. Nel 2014 ha pubblicato l’edizione critica della Sirenide di Paolo Regio, con la sua Dechiarazione (Napoli, Università degli Studi “L’Orientale”, Photocity.it University Press). Attualmente sta curando l’edizione critica della tragedia Lucrezia dello stesso Regio. Tra i suoi interessi più recenti si annovera lo studio del mito nella Letteratura italiana, in particolare nei suoi auctores frequentati da tempo.
MAURIZIO COCCIA
Insegnate di discipline letterarie, storiche, geografiche, artistiche nella scuola secondaria di secondo grado, membro del direttivo del Centro di Ricerche Federico Frezzi, segretario regionale per l’Umbria dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (Aiig), giornalista pubblicista, è appassionato di Letteratura, Storia, Geografia e Arte. Ha pubblicato saggi di carattere storico e sulla didattica della Geografia (tra gli ultimi: Settimana Rossa e Maggio Radioso; Gli alleati sono qui da noi; La Legione Ceco-Slovacca, in Foligno e la Grande Guerra (1914-1918). Economia, società, istituzioni lontano dal fronte, a cura di F. Bettoni, Foligno, Il Formichiere, 2017; Mamma quanto zucchero! La meraviglia della Geografia nella Babele della scuola media serale per adulti, in Geografie di oggi. Metodi e strategie tra ricerca e didattica, a cura di A. Alaimo, S. Aru, G. Donadelli, F. Nebbia, Milano, Franco Angeli, 2014).
JEAN-BAPTISTE DELZANT
Dopo gli studi alla Sorbona (Paris IV) e il Dottorato di ricerca all’Università degli Studi di Firenze, è stato membro della scuola Francese di Roma (2011-14) e del Programma di Ricerca scientifica di rilevante Interesse Nazionale “Esperienze signorili cittadine in Romagna, Umbria, Marche, Lazio (metà XIII secolo-inizio XV secolo)”, coordinato da J.-C. Maire Vigueur e A. Zorzi all’Università Roma Tre. Oggi insegna Storia medievale all’Université d’Aix-Marseille e nel Laboratorio di Archeologia medievale e moderna nel Mediterraneo della stessa Università. In Francia è socio della Société des Historiens Médiévistes de l’Enseignement Supérieur Public e in Italia della Deputazione di storia patria per l’Umbria. Ha pubblicato numerosi testi, di cui alcuni strettamente inerenti alle tematiche del Convegno: La prière peinte: textes sacrés et propagande politique dans la chapelle du palais Trinci de Foligno (XVe siècle), in M. Adda (a cura di), Textes sacrés et culture profane: de la révélation à la création, Atti del convegno di Parigi (11-12/01/2008), Bern, Peter Lang (coll. Recherches en littérature et spiritualité, Université de Metz), 2010, pp. 181-211; Au cœur de la cité. Construction et élaboration des palais seigneuriaux en Italie centrale: les exemples de Foligno et de Camerino (XIIIe-XVe siècle), in V. Obry, C. Dauphant (a cura di), Rêves de pierre et de bois. Imaginer la construction au Moyen Âge, Atti della giornata di studi di Questes (02/06/2007), Paris, PUPS, 2009, pp. 33-46.
FABIO FORNER
Ricercatore a alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Verona, si occupa da anni della precettistica epistolare nel Settecento e della ricezione delle opere di Erasmo da Rotterdam in Italia, in particolare tra Cinquecento e Settecento. Sta lavorando all’edizione delle lettere del cardinalato di Enea Silvio Piccolomini e coordina gli scambi Erasmus dell’Università di Verona con l’Università di Dresda e con quella di Augsburg (sede, quest’ultima con cui è in fase avanzata per la creazione di una laurea internazionale che coordinerà con il professor Corrado Viola dell’Università di Verona. Ha all’attivo numerose pubblicazioni, tra le quali si segnalano le monografie: Alberto Pio, Responsio exhortatoria et paraenetica ad Erasmum Roterodamum, edizione critica, traduzione e commento, Firenze, Olschki, 2002, 2 voll., LXIV + 652 pp.; Scipione Maffei e Gianfrancesco Baldini, erudizione antiquaria e dispute teologiche nel secolo dei lumi, Verona, Fiorini, 2005, Centro di Ricerca sugli Epistolari del Settecento (Cres); Scrivere lettere nel XVIII secolo: precettistica, prassi e letteratura, Verona, QuiEdit, 2012; e le curatele: Margarita amicorum. Studi in onore di Agostino Sottili, Milano, Vita e Pensiero, 2005; Narciso Franco Patrini (1920-1983): un cattolico al servizio del suo paese, a cura di Fabio Forner, Milano, Franco Angeli, 2009; Studi per Gian Paolo Marchi, a cura di Raffaella Bertazzoli, Fabio Forner, Paolo Pellegrini, Corrado Viola, Pisa, ETS, 2011.
CARLA FROVA
Laureata a Torino con Raoul Manselli, allieva della Scuola storica nazionale presso l’Istituto storico italiano per il Medioevo, ha insegnato Storia medievale nelle università di Sassari, Perugia, Roma “Sapienza”. Le sue ricerche riguardano la storia della cultura e delle istituzioni scolastiche nell’alto Medioevo e nei primi secoli universitari. Tra le ultime pubblicazioni: Scritti sullo “Studium Perusinum”, Perugia, Deputazione di storia patria per l’Umbria, 2011.
CARLA GAMBACORTA
Ricercatrice di Filologia italiana all’Università per Stranieri di Perugia, insegna Linguistica romanza al Corso di laurea in Lingua e Cultura Italiana e Filologia italiana al Corso di laurea magistrale in Promozione dell’Italia e del Made in Italy. Fra le pubblicazioni si ricordano le edizioni dei testi in volgare dell’umanista perugino Francesco Maturanzio, quali gli Epitaffi e la Cronaca della città di Perugia, e gli studi filologici, linguistici e lessicali su testi medievali e rinascimentali redatti nei volgari dell’Italia centrale, centro-meridionale, mediana e perimediana. È membro del Comitato di Redazione della rivista “Contributi di filologia dell’Italia mediana” (CoFIM), diretta da Enzo Mattesini e Ugo Vignuzzi.
ELENA LAURETI
Docente di Materie Letterarie nel Liceo Classico Federico Frezzi in Foligno, è stata la promotrice del Centro Frezzi di cui è segretaria generale e coordinatrice delle attività editoriali; è socio corrispondente della Deputazione di storia patria per l’Umbria e dell’Accademia Fulginia in Foligno. Su Frezzi ha pubblicato, tra gli altri studi, Il Quadriregio di Federico Frezzi da Foligno. Un viaggio nei Quattro Regni, Foligno 2007; L’edizione Arndes del Quadriregio di Federico Frezzi da Foligno (Perugia, 1481), Perugia 2009; la nuova edizione, Foligno 2010, introdotta e annotata di Fulginia. Rime anacreontiche, di Benedetto Pisani (Venezia 1723), poeta che trovò in Frezzi un punto di riferimento letterario di primaria importanza; Il vescovo e il notaio. Regesti e trascrizioni dai protocolli (1404-1410) di Francesco d’Antonio, notaio del vescovo Federico Frezzi da Foligno, (in collaborazione con Maria Biviglia), Foligno 2011; Il vescovo e il notaio/ 2. Regesti e trascrizioni dai protocolli (1410-1413) di Francesco d’Antonio, notaio del vescovo Federico Frezzi da Foligno, Foligno 2013 (in collaborazione con Maria Biviglia e Federica Romani); Nella Foligno di Federico Frezzi. Nobili e cittadini, popolani e contadini, frati monache confrati e notai, Foligno 2016 (in collaborazione con Maria Biviglia e Federica Romani); Nella Foligno di Federico Frezzi. A conclusione di una ricerca (2009-2016), Foligno 2016 (in collaborazione con Maria Biviglia e Federica Romani).
GIOVANNA LAZZI
Laureata in Filosofia e poi in Storia dell’Arte all’Università di Firenze, ha lavorato al Dipartimento Manoscritti della Biblioteca Nazionale di Firenze, dove si è specializzata nella schedatura dei manoscritti e in particolare di quelli miniati. Dall’aprile 1996 al 2015 ha diretto la Biblioteca Riccardiana. Ha partecipato a numerosi Convegni sia in qualità di relatore che in rappresentanza della Biblioteca, in Italia e all’estero. Ha curato nella Biblioteca Nazionale l’allestimento di numerose esposizioni, nonché l’organizzazione di convegni e giornate di studi. Fa parte, tra l’altro, della Commissione per Indici e Cataloghi, della Società di storia della Miniatura, del Comitato scientifico di Casa Buonarroti; ha partecipato a varie trasmissioni televisive, tra cui la rubrica “Radici” di “Linea Verde”. Ha avuto vari incarichi di docenza, come quello all’Università di Cassino (Master in Beni culturali). Ha curato tutti i cataloghi della Biblioteca Riccardiana dal 1996 e la redazione del commento di facsimili di molti manoscritti. Continua l’attività scientifica con consulenze e conferenze.
CARLO LONGO
Dottore in storia del cristianesimo all’Università Gregoriana di Roma, membro ordinario e segretario dal 1986 al 2009 dell’Istituto storico domenicano di Roma, preside dello stesso dal 2009 e coordinatore dei seminari di storiografia lì organizzati, direttore di “Archivum fratrum Praedicatorum” e “Dissertationes historicae”, dal 1991 è anche consultore storico della Congregazione per le cause dei santi. Dal 1985 fa parte della Deputazione di storia patria per la Calabria e dal 2004 ne è deputato. Collabora con istituti di ricerca e iniziative editoriali, soprattutto nel campo della ricerca storiografica sul medio oriente nei secoli XV-XVII e più in generale sulla storia dei domenicani. È autore di numerosissime pubblicazioni.
CRISTIANO LORENZI
Oggi Ricercatore di Filologia italiana al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ateneo nel quale si è laureato con una tesi su un originale testo trecentesco in prosa (l’Aventuroso ciciliano), è stato allievo della Scuola Normale Superiore, vincendo nel 2013 il “Premio Aldo Rossi per la Filologia” con la tesi di Perfezionamento sull’edizione critica delle rime di Fazio degli Uberti. I suoi interessi di ricerca riguardano in prevalenza la lirica italiana dei secoli XIII-XV, i serventesi caudati italiani (edizione e commento), i volgarizzamenti italoromanzi dal latino e la loro tradizione, il lessico politico medievale. Nel 2010 è stato borsista al Warburg Institute di Londra. Dal 2012 al 2016 è stato assegnista di ricerca prima presso la Scuola Normale Superiore e poi a Ca’ Foscari. Tra 2014 e 2015 ha redatto un centinaio di voci per l’Opera del Vocabolario Italiano. Dal novembre 2014 è in possesso dell’Abilitazione Scientifica Nazionale alle funzioni di professore di seconda fascia nel settore concorsuale della Linguistica e della Filologia italiana. Ha partecipato come relatore a numerosi convegni in Italia (Salerno, Udine, Verona, Napoli, Pisa, Venezia) e all’estero (Losanna, Nancy, Brno). È membro della SFLI (“Società dei Filologi della Letteratura Italiana”) e dell’ASLI (“Associazione per la Storia della Lingua Italiana”). Ha collaborato ai progetti DiVo (“Dizionario dei Volgarizzamenti”), TLIon (“Tradizione della letteratura italiana online”), CSC (“Corpus dei serventesi caudati), ACAV (“Atlante dei Canzonieri in Volgare”) e del progetto BIFLOW (“BIlingualism in Florentine and Tuscan Works”).
ENZO MATTESINI
Professore ordinario di Linguistica italiana all’Università di Perugia, insegna Storia della lingua italiana e Dialettologia italiana. Fra le pubblicazioni in volume si ricordano le edizioni critiche del poema in dialetto cortonese Cortogna aliberèta di F. Moneti e del poema eroicomico Il Catorcio d’Anghiari di F. Nomi, lo studio linguistico del quattrocentesco Diario nepesino, l’Indice lessicale del Valeriu Maximu in vulgar messinisi, il Vocabolario del dialetto del territorio orvietano (con N. Ugoccioni) e l’edizione critica (con L. Gentili) delle poesie spoletine di F. Leonardi. È autore di numerosi studi sui volgari umbri, laziali e toscani medievali e sui dialetti moderni dell’Italia centrale; si è occupato di scrittura e di lingua al femminile, di volgare esposto, della lingua di Piero della Francesca e Luca Pacioli, di toponomastica e onomastica. Ha preso parte alle più importanti imprese collettive italiane di fine Novecento e di inizio secolo (L’Italiano nelle regioni. Lingua nazionale e identità regionali con Testi e documenti, a cura di F. Bruni, la Storia della lingua italiana di L. Serianni e P. Trifone, i Dialetti italiani: storia, struttura, uso a cura di M. Cortelazzo e altri, l’Enciclopedia dell’Italiano diretta da R. Simone). È direttore dell’Opera del Vocabolario dialettale umbro (15 volumi pubblicati) e, dal 1987, dirige con U. Vignuzzi la rivista Contributi di filologia dell’Italia mediana, giunta alla sua XXX annata (2016).
ALESSANDRO PANCHERI
Docente di Filologia della Letteratura italiana all’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara, ha interessi che spaziano da Dante, Petrarca e Boccaccio a Leopardi. Ha all’attivo una nutrita serie di pubblicazioni, già segretario della Società dei Filologi della Letteratura Italiana all’Accademia della Crusca, ha curato diverse voci per il TLIO (“Tesoro della Lingua Italiana delle Origini”).
MARIA ALESSANDRA PANZANELLI FRATONI
È membro del 15cBOOKTRADE ERC Project (progetto europeo che studia la produzione, la distribuzione e l’uso del libro stampato nel Quattrocento, avendo come primo obiettivo una migliore indagine dei cambiamenti nella diffusione della conoscenza nella prima stagione della stampa. Dopo aver conseguito i Dottorati di ricerca in Scienze bibliografiche all’Università di Udine e in Storia all’Università di Perugia, ha dedicato la sua attività di ricerca alla storia del libro e delle biblioteche (in particolare la biblioteca privata di Prospero Podiani, una delle maggiori raccolte librarie del Cinquecento e da cui originò l’attuale Biblioteca Augusta di Perugia) e alla storia dell’Università, in particolare per l’epoca che va dal tardo Medioevo alla prima età moderna (fine XIV–inizi XVII). Dal 2002, come bibliotecario all’Università degli Studi di Perugia (attualmente in aspettativa per studio) ha avviato e coordinato un gruppo di lavoro sui fondi storici (Libri rari e collezioni speciali) dando vita a un servizio di consultazione coordinato di archivio storico e biblioteca antica. Più di recente ha affrontato lo studio della figura di Bartolo da Sassoferrato, con attenzione alla sua fortuna, in particolare nella prima stagione della stampa.
DANIELE PICCINI
Si è laureato all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in Filologia italiana. Ha conseguito il Dottorato di ricerca in Studi italianistici all’Università degli Studi di Pisa. Attualmente è professore associato di Filologia della letteratura italiana all’Università per Stranieri di Perugia. Ha pubblicato edizioni critiche e commentate di testi poetici del Trecento e vari interventi su singole questioni testuali e aspetti interpretativi della rimeria trecentesca: si ricordano in particolare Un amico del Petrarca: Sennuccio del Bene e le sue rime (Antenore, Padova-Roma 2004), l’edizione delle rime di Bruzio Visconti (Presso l’Accademia della Crusca, Firenze 2007) e quella dell’opera poetica di Sinibaldo da Perugia (Deputazione di storia patria per l’Umbria, Perugia 2008). Ha curato un’edizione commentata del Ninfale fiesolano di Boccaccio (Rizzoli, Milano 2013) e si è occupato di studi danteschi. Si è inoltre interessato di poesia e letteratura novecentesca, ad esempio con l’antologia Poesia italiana dal 1960 a oggi (Rizzoli, Milano 2005). Fa parte del comitato di redazione degli “Studi di filologia italiana” ed è direttore del comitato scientifico dell’indirizzo di Dottorato in Scienze linguistiche e filologiche all’Università per Stranieri di Perugia.
GIOVANNA RAO
Laureata in Lingua e Letteratura italiana all’Università di Firenze con Domenico De Robertis, per molti anni Conservatore dei manoscritti della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze e responsabile del restauro delle collezioni, ha insegnato Codicologia all’Università di Lecce. Ora è Direttore della Biblioteca Laurenziana e collabora in progetti di ricerca con il Getty Research Institute e la Sorbonne.
FEDERICA ROMANI
Funzionario dell’Amministrazione archivistica italiana, è responsabile della Sezione di Archivio di Stato di Assisi. Membro dell’Associazione Nazionale degli Archivisti Italiani, sezione Umbria, e della Commissione Diocesana per la Cultura di Foligno, ha curato, spesso in collaborazione con la collega Maria Biviglia, diverse pubblicazioni di carattere archivistico e paleografico, tra cui: Historia in carta pecudina. Le pergamene della collegiata di S. Maria Maggiore di Spello (1187-1844), Perugia 1995; Gualdo Tadino: un archivio, una storia. Istituzioni e fonti dal secolo XV al secolo XIX, Perugia 1999; Lo statuto di Castelbuono del 1345, Spoleto 2004; Mastri e fabriche de Sancta Maria Maiore de Spello. Testimonianze artistiche nei registri di entrate e di uscite (1383-1600), Spello 2010. Con Maria Biviglia ed Elena Laureti ha curato tre pubblicazioni: Il vescovo e il notaio/2. Regesti e trascrizioni dai protocolli (1410-1413) di Francesco d’Antonio, notaio del vescovo Federico Frezzi da Foligno, Foligno 2013; Nella Foligno di Federico Frezzi. Nobili e cittadini, popolani e contadini, frati monache confrati e notai, Foligno 2016; Nella Foligno di Federico Frezzi. A conclusione di una ricerca (2009-2016), Foligno 2016.
FRANCESCO SCOMPARIN
Nato a Conegliano nel 1990, si è laureato nel 2016 in Filologia e letteratura italiana all’Università Ca’ Foscari di Venezia con una tesi dedicata alle rime del Quadriregio. Attualmente insegna in una scuola media di Vittorio Veneto.
MARINA SORIANI INNOCENTI
Ha insegnato Letteratura latina medievale all’Università di Pisa. Le sue ricerche, che spaziano nel vasto campo della letteratura latina medievale, sono rivolte alla letteratura religiosa, in particolare alla predicazione francescana e domenicana. Ne sono un esempio alcuni studi su san Francesco e santa Chiara: Introduzione, traduzione e note de La leggenda di santa Chiara di Tommaso da Celano, Cantagalli, Siena 1987, pp. 7-142; San Francesco e Santa Chiara nella predicazione di Odo da Chateauroux, Edizione di due sermoni, Pisa, Biblioteca Cathariniana, ms. 21, in “Franciscana”, II (2000), pp. 201-227; San Francesco e i francescani nella predicazione dell’Arcivescovo Federico Visconti (1253-1277, in Il francescanesimo a Pisa (secc. XIII-XIV) e la missione del Beato Agnello, (curato insieme a Ottavio Banti), Pisa 2003, pp. 73-85; Iacopone nella predicazione francescana, in La vita e l’opera di Iacopone, Atti del Convegno di studio, Todi, 3-7 dicembre 2006, a cura di Enrico Menestò, Spoleto 2007; Ubertino da Casale predicatore, in Studi Francescani, 104, (2007), nn. 1-2, pp. 99-146 e 2 tavv. pp. 169-170; Chiara, sancta claritate meritorum, premiorum, miraculorum, Edizione di tre prediche anonime, in “Hagiologica”, Studi per Réginald Grégoire, a cura di Alessandra Bartolomei Romagnoli, Ugo Paoli, Pierantonio Piatti, Fabriano 2012, I, pp. 298-313; Simone da Cascina, predicatore domenicano, in Cascina. Segni d’arte e cultura in un Centro della Pianura Padana, a cura di Giovanna Formichi, vol. 2 (2004), pp. 23-42), Cascina, Italia Nostra Onlus Sezione di Cascina; Santa Caterina d’Alessandria in un inedito sermone del domenicano Simone da Cascina (1320-1420 ca), in Societas et universitas, Miscellanea di scritti offerti a don Severino Dianich (curato insieme a Maurizio Gronchi), Pisa, 2012, pp. 301-318.
MARTINA STELLA
Dopo la Laurea triennale in Lingua e cultura italiana e quella magistrale in Insegnamento dell’italiano a stranieri (entrambe col massimo dei voti) all’Università per Stranieri di Perugia, nel novembre del 2004 accede al Dottorato di ricerca dell’Università per Stranieri di Perugia, con indirizzo in Scienze linguistiche e filologiche. Il progetto di ricerca verte sullo studio del cosiddetto “codice Ariosto” del Quadriregio di Federico Frezzi, sia dal punto di vista codicologico che in relazione all’Orlando furioso.
ATTILIO TURRIONI
Glottologo, latinista e grecista con diverse pubblicazioni in merito, ha diffuso la conoscenza delle discipline classiche nella scuola secondaria italiana, prima come insegnante e poi come preside; ha anche eseguito traduzioni di testi latini inediti, tra cui gli Statuti del Comune di Cannara del 1535. Nel 1982 a Orléans è stato relatore per l’Italia al Colloquium Didacticum, convegno internazionale sulla didattica delle lingue classiche. Attivo nel campo della socialità e dell’educazione (ha contribuito a fondare tra le altre cose l’associazione Sibha – Sostegno e inserimento bambini handicappati), è membro di diversi sodalizi culturali (Accademia Fulginia, Centro di Ricerche Federico Frezzi, Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, Associazione Orfini-Numeister). Tra le ultime sue pubblicazioni figura la curatela dei Diari di guerra e di prigionia (settembre 1943-luglio 1945) di Pietro Pizzoni (Foligno, 2012).
CORRADO VIOLA
Già insegnante di Lettere nella scuola secondaria di Secondo Grado, oggi Ricercatore all’Università degli Studi di Verona, afferente al Dipartimento di Romanistica, tiene dal 2001/2002 nello stesso Ateneo l’insegnamento di Lingua Italiana attivato dalla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere (Corso di Laurea in “Lingue e Culture per il Management Turistico”), i suoi interessi si sono progressivamente spostati dall’erudizione toscana sette-ottocentesca verso l’opera di L. A. Muratori, considerata nei suoi rapporti con la cultura contemporanea, in particolare attraverso lo studio del carteggio. Dal 1996 è socio corrispondente del Centro di Studi Muratoriani di Modena, su incarico del quale ha curato l’edizione di L. A. Muratori, Carteggi con Mansi…Marmi, Firenze, Olschki, 1999 (“Edizione Nazionale del Carteggio muratoriano”, 28) e attende ora alla curatela del vol. 26 (Carteggi con Mabillon...Majoli) della stessa Edizione Nazionale. È altresì membro della Società italiana di studi sul secolo XVIII. Dal 2002 fa parte della redazione della rivista “Testo. Studi di teoria e storia della letteratura e della critica”.